Skip to content

Il disturbo di apprendimento del numero e del calcolo: la Discalculia

Il disturbo di apprendimento del numero e del calcolo: la Discalculia

Quali sono le cause della Discalculia? Esiste una cura? Develop Players presenta le principali caratteristiche di questo disturbo

La discalculia è tra i DSA meno riconosciuti e studiati dalla comunità scientifica. Questa colpisce circa lo 0,2% dei bambini in età scolare, registrando un’incidenza inferiore rispetto agli altri disturbi specifici di apprendimento.

Il deficit è anche noto come “disturbo dell’aritmetica”, questo perché, chi ne è affetto, presenta delle difficoltà in quelle che vengono definite “competenze matematiche”. Con queste intendiamo:

  • Le competenze numeriche, ovvero le competenze necessarie per il riconoscimento e la comparazione di quantità semplici (“subitizing”: riconoscimento immediato, “a primo sguardo” della quantità), la seriazione e le strategie di calcolo a mente.
  • Le competenze di calcolo, ovvero la capacità di leggere e scrivere i numeri (lessico numerico), di incolonnarli, di ricordare tabelline o risultati di operazioni semplici (recupero dei fatti numerici come, ad esempio: 5+5=10) e la capacità di saper svolgere le operazioni matematiche (procedure di esecuzione alla base del calcolo).


Le cause

Come nel caso degli altri DSA, le cause del disturbo non sono ancora chiare. Tuttavia, la comunità scientifica riconosce la primaria origine neurobiologica del disturbo. Si ritiene che questo sia dovuto a una serie di fattori che ne determinano l’insorgenza:

  • Ereditarietà: la presenza di un familiare con la stessa difficoltà;
  • Sviluppo cerebrale: sviluppo alterato di aree cerebrali legate all’apprendimento e alla memoria;
  • Fattori ambientali: nel caso in cui la madre abbia assunto alcol o droghe durante la gravidanza.

Risulta importante ricordare che il calcolo rappresenta un concetto culturalmente determinato che necessita di un apprendimento graduale. Ciò richiede un sano funzionamento di determinati sistemi cognitivi, come quello visuo-spaziale e visuo-percettivo, verbale, mnemonico (principalmente l’abilità di memoria a breve termine) e i sistemi esecutivi. Pertanto, la compromissione di tali sistemi accresce la probabilità che soggetto sviluppi difficoltà relative al numero o al calcolo.


La diagnosi

Per accertare la presenza di discalculia, la normativa vigente in materia di DSA richiede di attendere almeno la fine della terza classe della scuola primaria. È bene ricordare, infatti, che i tempi di sviluppo dei sistemi cerebrali e cognitivi sottostanti le competenze numeriche e del calcolo sono caratterizzate da elevata variabilità tra soggetto a soggetto, per tale motivo la diagnosi può essere effettuata solo nel momento in cui si ha la certezza che taluni sistemi cognitivi siano giunti a maturazione.

Nel formulare la diagnosi ci si deve inoltre accertare che il bambino abbia capacità intellettive nella norma e che non presenti deficit di tipo neurologico, intellettivo o che non abbia psicopatologie emozionali primarie.  

La valutazione diagnostica viene effettuata da specialisti come lo Psicologo o il Neuropsichiatra Infantile.


Il trattamento

In presenza di Discalculia evolutiva, è necessaria la pianificazione di interventi specifici ed individualizzati che permettano il potenziamento delle abilità cognitive alla base dell’area matematica. Tali interventi, a seconda del profilo di funzionamento del bambino, possono concentrarsi maggiormente sulle competenze numeriche o sull’area delle procedure di calcolo. Le proposte di intervento possono modificarsi in funzione delle difficoltà prevalenti e dell’età del soggetto e possono includere l’inserimento di strumenti compensativi specifici (mappe procedurali, calcolatrice, ecc.).