Skip to content

Strumenti scolastici per DSA e ADHD a scuola: risorse per sostenere i bambini

L’articolo discute strumenti e risorse scolastiche vitali per supportare bambini con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) nelle scuole. Mette in luce l’importanza di strumenti compensativi e misure dispensative, individualizzando l’approccio educativo attraverso Piani Didattici Personalizzati (PDP). L’articolo enfatizza anche la necessità di adattare i metodi di studio per favorire un ambiente inclusivo e equo, in linea con la legge 170/2010 per i DSA e la Direttiva Ministeriale per l’ADHD, riconoscendo i loro Bisogni Educativi Speciali (BES). Inoltre, esplora diverse modalità di apprendimento, come visivo-verbale, visivo-non verbale, uditivo e cinestesico, proponendo soluzioni adatte per mitigare le difficoltà specifiche degli studenti con queste condizioni.

Strumenti scolastici per DSA e ADHD a scuola: risorse per sostenere i bambini

Una diagnosi di DSA o ADHD può essere un primo passo per capire quali strumenti e risorse scolastiche sono  necessarie al bambino. Proprio perché il suo percorso scolastico può essere più tortuoso rispetto a quello degli  altri alunni, è bene considerare la possibilità di utilizzare delle misure educative e didattiche che prevedano  strumenti compensativi e/o dispensativi.  

Questi permetteranno agli studenti con DSA o ADHD di avere le stesse possibilità d’apprendimento degli altri  bambini, di equilibrare il loro andamento scolastico altalenante e di raggiungere gli stessi obiettivi dei loro  compagni.  

Strumenti DSA e ADHD

Per quanto riguarda i DSA, esiste un’apposita legge (170/2010) che riconosce tali disturbi in ambito scolastico,  promuovendo la tutela degli alunni, il loro diritto allo studio e il loro successo scolastico. È proprio l’articolo 5 che affronta la questione dei provvedimenti da adottare nei confronti di questi allievi. In particolare, esplicita  l’esigenza di una didattica individualizzata e personalizzata, composta rispettivamente da attività di recupero  per aiutare ad assimilare o potenziare alcune competenze e da strategie di studio alternative a quelle  tradizionali per supportare l’apprendimento.  

Relativamente all’ADHD, non esiste un’apposita legge che lo riconosca in ambito scolastico. Tuttavia, la Direttiva  Ministeriale emanata il 27 dicembre 2012 ha voluto estendere le misure esplicitate dalla legge sui DSA anche  ad altri disturbi con problematiche specifiche in assenza di disturbi intellettivi, come l’ADHD.  

La macrocategoria pedagogica, che racchiude questi studenti con la necessità di una attenzione speciale  all’interno del loro percorso scolastico, si identifica con l’acronimo BES (Bisogni Educativi Speciali). Questa non  è, quindi, una categoria diagnostica, bensì una classificazione prettamente scolastica. In essa sono racchiuse  tutte quelle condizioni che sfavoriscono il successo scolastico come:   

  • Disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD, Disprassia, deficit del linguaggio, autismo ecc.) certificati da  professionisti sanitari. A tali alunni viene redatto un Piano Didattico Personalizzato (PDP); 
  • Disabilità motorie e cognitive (Disabilità intellettiva, motoria o sensoriale) certificata da professionisti  sanitari. Tali studenti necessitano, invece, di un Piano Educativo Individualizzato (PEI); 
  • Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale (non conoscenza della lingua e della cultura italiana,  povertà e basso reddito, problematiche psicologiche derivanti da situazioni stressanti). Non è  determinato da una diagnosi, ma deriva da una decisione della scuola. Per tali alunni può essere  redatto, se ritenuto opportuno, un Piano Didattico Personalizzato (PDP).  
DSA e ADHD

Strumenti e risorse scolastiche per DSA e ADHD: il PDP   

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è un documento di programmazione redatto dagli insegnanti che  definisce gli interventi da applicare rispetto agli alunni con BES, ma senza disabilità. In esso si esplicitano gli accorgimenti da adottare per assicurare un percorso scolastico di qualità all’alunno (es. attività didattiche  individualizzate e personalizzate, strumenti compensativi e misure dispensative, forme di valutazione ecc.).  

Può essere temporaneo, ossia usato per un certo periodo di tempo fino a quando le difficoltà si risolvono, e  può essere modificato ogni volta che si riscontri una modifica delle esigenze formative dell’alunno. Si declina a  livello di contenuti da veicolare (cosa) e di metodologie da utilizzare (come), senza dimenticare le dimensioni  trasversali (motivazione, abilità sociali e relazionali ecc.) che supportano l’apprendimento. La sua caratteristica  chiave sta nel termine “personalizzato”, ossia “ritagliato” sulle caratteristiche, sui bisogni e sul profilo di  funzionamento dell’alunno, tenendo conto dello specifico contesto-classe. 

Strumenti e risorse scolastiche per DSA e ADHD: metodi di studio alternativi

L’apprendimento è un processo di cambiamento comportamentale in seguito ad un’esperienza.  Tradizionalmente vengono considerate quattro modalità preferenziali per gestire le informazioni sensoriali  provenienti dall’esterno:  

  • Visivo-verbale: la persona predilige vedere ciò che deve apprendere basandosi soprattutto sul  linguaggio verbale (lettura e scrittura); 
  • Visivo-non verbale: la persona preferisce vedere ciò che deve apprendere basandosi, però, sul  linguaggio non verbale (immagini, tabelle, disegni, grafici ecc.); 
  • Uditivo: la persona predilige ascoltare ciò che deve apprendere (lettura ad alta voce, dialogo con altri  studenti, spiegazioni orali dell’insegnante ecc.); 
  • Cinestesico: la persona preferisce muoversi, entrare in contatto con gli oggetti, fare esperienze  concrete per imparare (fare laboratori ed esperimenti, gesticolare mentre si studia, lavorare in gruppo  ecc.) 

Sebbene si stiano facendo dei passi in avanti, in Italia l’apprendimento è ancora molto basato sul canale visivo verbale. Una persona con DSA, però, ha difficoltà a decodificare l’informazione che passa da questa via, quindi,  sarebbe opportuno prediligere quella visiva-non verbale oppure quella uditiva e cinestesica.   

Lo stesso vale per l’alunno con ADHD, il quale si distrae facilmente e/o non riesce a stare seduto per troppo  tempo. In questo caso, si potrebbe pensare di presentare il materiale didattico attraverso il canale cinestesico utilizzando attività di gruppo, attività manuali e concrete o serious games. Un’azione essenziale è anche quella  di ridurre le distrazioni nell’ambiente, in modo tale da eliminare gli elementi che ostacolano l’apprendimento.  

Strumenti e risorse scolastiche per DSA e ADHD: strumenti compensativi

Gli strumenti compensativi sono mezzi, digitali o cartacei, utili a controbilanciare le difficoltà dell’alunno con  BES, riducendone gli effetti negativi. Sono volti all’acquisizione dell’autonomia, ma necessitano di una  competenza d’uso. Affinché siano efficaci, quindi, la persona con BES deve imparare ad utilizzarli e integrarli  nelle sue fasi d’apprendimento. Possiamo distinguerli in base alla loro funzione:  

  • Lettura: sintesi vocale (programma che trasforma il testo scritto digitalmente in testo ascoltato),  scanner e tecnologia OCR (programma che converte il testo cartaceo scansionato in testo leggibile  dalla sintesi vocale), audiolibri e e-book, libri ad alta leggibilità (libri con regole grafiche e font che  facilitano la loro lettura); 
  • Scrittura: programmi di videoscrittura per compensare principalmente la disgrafia e funzioni di  correzione grammaticale per la disortografia, sintesi vocale per riconoscere attraverso la lettura gli  errori ortografici, riconoscitore vocale (programma di dettatura), programmi per annotazioni su file in  formato .pdf
  • Calcolo: calcolatrici semplici, grafiche o parlanti, programmi con fogli di calcolo (es. Excel), programmi  di supporto alla risoluzione di espressioni matematiche o algebriche (es. app come Photomath o siti  come WolframAlpha). 
  • Studio: mappe mentali, concettuali e schemi, grafici, tabelle, formulari, registratori, calendari e  programmi per l’organizzazione, flashcard digitali, dizionari, edugames ecc. 

Strumenti e risorse scolastiche per DSA e ADHD: misure dispensative

Le misure dispensative riguardano tutte quelle attività, che possono essere evitate o eseguite differentemente dall’alunno con BES (ad esempio, concedendogli più tempo o una quantità ridotta di materiale da studiare).  Questo dipende molto dalla gravità del disturbo, sul quale è possibile intervenire in modo dispensativo se si  ritiene che alcune attività non migliorino il percorso d’apprendimento dello studente. 

Ad esempio è possibile evitare:   

  • la lettura ad alta voce di brani eccessivamente lunghi; 
  • la scrittura in corsivo, in minuscolo o quella delle lingue straniere 
  • di prendere appunti a mano 
  • le prove a tempo limitato 
  • le interrogazioni a sorpresa e le verifiche scritte 

In conclusione, ci sono diversi mezzi a disposizione per supportare i bambini con BES a scuola. Si tratta solo di  capire quali sono i più adatti per le singole esigenze. C’è da sottolineare, inoltre, che il loro utilizzo non mira  affatto ad avvantaggiare tali studenti rispetto ai compagni, quanto piuttosto a garantirgli le medesime  opportunità d’apprendimento. Solo così si avrà l’occasione di creare un ambiente scolastico inclusivo ed equo. 

Font
Off On
Size
revert
Content
Color
revert
Links
Color
revert